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La storia del Castello

  Dalle origini a polo socio-educativo-culturale  

Il Castello di Lucento, risalente al 1300, fu residenza di caccia del Duca Emanuele Filiberto di Savoia e punto strategico durante l'assedio di Torino del 1706. Nel 2022, dopo un periodo di inutilizzo, la proprietà ha abbracciato il progetto sociale della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, concedendole l'uso degli spazi per i prossimi anni. Grazie all’intervento di recupero strutturale ad opera della Fondazione, il Castello trova una nuova destinazione come polo socio-educativo e culturale aperto alla comunità.

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Time-line

1300 -1500

 Le Origini 

Nel 1335, il "palacio Luxenti" viene menzionato per la prima volta in un documento ufficiale, indicando l'inizio del dominio della famiglia Beccuti nella zona. Nel 1363, i Beccuti costruiscono il Castello di Lucento, diventando un centro economico vitale fino al XIX secolo. Successivamente, nel 1397, la famiglia Beccuti popola la zona e costruisce un ricetto fortificato. Durante i secoli successivi, il castello e il ricetto mantengono la loro integrità strutturale, ma perdono rilevanza militare. Nel tardo '400 viene costruito il Mulino Grande, che diventa essenziale per l'economia locale.

1500 - 1700 

 Dai Savoia all'Assedio di Torino 

A seguito dell’estinzione della famiglia Beccuti, il Castello di Lucento passa alla Compagnia di Gesù e, dopo poco, viene successivamente ereditato da Emanuele Filiberto di Savoia. Quest'ultimo lo trasforma in una tenuta di caccia e avvia la costruzione di una vasta tenuta agricola. Dal 1586 al 1658, il Castello passa di proprietà in proprietà: la famiglia D'Este nel 1586, nel 1654 torna in mano ai Savoia con Cristina di Francia e, nel 1658, viene ceduto ai Tana d’Entracque.

​Durante l'assedio di Torino nel 1706, il Castello diviene un punto strategico per la popolazione.

1700 - 1900

 Dalla produzione di seta all' istruzione agricola 

Nel 1708, viene attestata l'esistenza di un filatoio per la seta, contribuendo allo sviluppo industriale della zona con la presenza di manodopera specializzata che si insedia nel Castello. Nel 1834, il castello passa ai Natta D’Alfiano e nel 1844 viene ceduto all'Ospedale San Giovanni Battista di Torino insieme a parte delle terre circostanti, che vengono poi frazionate e vendute a vari acquirenti. A fine ‘800, l'istituto Bonafous viene fondato nel Castello di Lucento, contribuendo all'istruzione e alla creazione di opportunità di lavoro nell'ambito agricolo.

1900 - 2010

 Trasformazioni Industriali 

A metà ‘900 le Ferriere Piemontesi della Fiat acquisiscono terreni circostanti e, nel 1969, la Fiat acquista il Castello e i fabbricati vicini, ceduti poi alla Teksid nel 1977, che avvia opere di trasformazione e ristrutturazione diventandone la sede. Successivamente, negli anni ‘80 viene venduta alla Finsider (gruppo IRI). Pochi anni dopo, viene acquistata dalla Acciai Speciali Terni (Ast) della Italsider (sempre gruppo IRI) e diventa, qualche anno più tardi, parte di ILVA.
Nel 2010, la IPI SpA diventa proprietaria del Castello a seguito della chiusura degli uffici della Teksid. Si avvia per il Castello un decennio di inutilizzo.

Dal 2022

 Una nuova Luce per il Castello di Lucento 

La Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, avendo ricevuto in comodato d’uso dalla proprietà il Castello, avvia il progetto di riqualificazione con l’obiettivo di aprirlo alla comunità e renderlo sede di un nuovo polo socio educativo e culturale per bambini e giovani.

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FONDAZIONE AIEF

È un ente no profit nato nel 2021, per volontà di Tommaso Varaldo, grazie alla donazione delle opere d’arte di Eugenio Bolley che ne costituiscono il patrimonio. AIEF è attiva in prevalenza nelle periferie torinesi, dove realizza progetti socio-educativi e culturali volti alla tutela e alla promozione dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Nel 2022, a Mirafiori, la Fondazione riqualifica il Punto 13, area urbana degradata da tempo, portando nuove opportunità di sostegno per le famiglie e aggregazione sociale attraverso le attività del Centro AIEF e le edizioni di AmMira, Festival dell’educazione civica. Nel 2023 avvia il progetto di rinascita del Castello di Lucento, sito nell’omonimo quartiere, con l’obiettivo di dare vita a un nuovo polo culturale e restituire alla comunità un patrimonio del territorio.

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